Convento della Fraternità Francescana di Betania
a Salvador de Bahia
anno
cliente
dove
dimensioni
cosa
2022
privato
Salvador de Bahia, Brazil
5300 sqm
nuova costruzione
Il complesso conventuale
La progettazione del nuovo convento si è svolta attraverso un percorso partecipato durato più di tre anni che ci ha permesso di mettere a fuoco un complesso programma funzionale che combinasse le richieste legate allo stile di vita dei committenti, religiosi dediti alla preghiera, all’accoglienza e alla vita fraterna, con le necessità derivanti dalle particolari condizioni climatiche e sociali del luogo dove sarebbe sorto il complesso. Un confronto costante su disegni bidimensionali, schizzi e schemi funzionali, plastici di studio e dettagli in scala, ha caratterizzato i primi anni della progettazione che si è svolta in parte in Italia e in parte in Brasile, dove ci siamo recati ripetutamente per comprendere appieno la spiritualità della committenza e il significato di realizzare un convento in un così particolare contesto. La Fraternità Francescana di Betania è a Salvador dal 2010, seppur in una struttura temporanea, e lì nel 2012 ha realizzato un asilo per più di 100 bambini delle favelas limitrofe, nell’ambito di un progetto sociale più ampio che dopo il convento vedrà la realizzazione di una scuola. Vivendo la vita del convento abbiamo compreso quanto fosse importante l’organizzazione degli spazi intorno alle regole che ne scandiscono la giornata, regole fatte di momenti di preghiera e raccoglimento e momenti di condivisione, e come anche le condizioni climatiche a volte estreme del clima subtropicale ne influenzassero lo stile di vita. Poiché l’edificio non avrebbe avuto sistemi di climatizzazione meccanica, era necessario offrire protezione dal sole e riparo dalla pioggia ma allo stesso tempo lasciare libera la circolazione dell’aria tra l’edificato. Da un punto di vista planimetrico, la tipologia conventuale classica che vede un edificio introverso costruito intorno ad un chiostro presentava degli evidenti limiti. Abbiamo pensato di reinterpretarla, moltiplicando il numero dei chiostri e diradando l’edificato per permettere al vento, che costantemente soffia da est, di arrivare in tutti gli edifici e negli spazi interstiziali. Allo stesso tempo trattandosi di un edificio religioso era chiaro per noi che avrebbe dovuto incarnare anche dei valori simbolici e di riconoscibilità per tutti i fedeli che lo avrebbero frequentato, una comunità in costante crescita, abituata a vivere in un contesto fortemente degradato e spesso in condizioni di marginalità. Un edificio speciale ma che risultasse allo stesso tempo familiare. Un luogo sicuro da chiamare casa. E’ così che intorno a cinque chiostri verdi, si articola la morfologia del convento: ad ovest, verso il portone di accesso e la strada, si trova la parte pubblica deputata all’accoglienza con l’eidificio della Chiesa, elemento centrale della composizione architettonica; a sud ovest il refettorio, altro luogo fondamentale del carisma francescano basato sull’accoglienza e a nord-ovest la parte della sacrestia e segreteria. Questi edifici, pur essendo autonomi e riconoscibili sono riuniti idealmente e formalmente da un una grande copertura in legno che gli conferisce unitarietà architettonica. Davanti alla cappella, in continuità con la grande copertura, si trova una piazza coperta, luogo d’incontro che offre riparo dal sole durante la giornata e che permette alla chiesa di arrivare ad ospitare più di 500 persone sedute. Tra la segreteria e gli edifici dell’amministrazione a nord est si erge la biblioteca, un volume traslucido sospeso su quattro pilastri in legno di cumaru che di notte diventa una lanterna luminosa che dalle trasparenze lascia percepire il suo contenuto. A Sud-est si trova l’edificio degli alloggi, unico edificio su 3 piani costituito da una struttura portante in cemento armato prefabbricato, una tecnologia molto diffusa e affidabile a Salvador, circondata da un esoscheletro in legno che ospita la distribuzione a ballatoio e i sistemi di brise-soleil in legno necessari per evitare il surriscaldamento delle pareti e per garantire riparo dall’acqua piovana. Le coperture di tutti gli edifici sono sempre sopraelevate e staccate dall’involucro edilizio per permettere all’aria calda di fuoriuscire mentre nelle celle e negli altri ambienti chiusi è sempre garantita la ventilazione incrociata attraverso sistemi di veneziane regolabili sopra porte e finestre. L’utilizzo di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e di acqua calda, il recupero delle acque piovane, rendono il complesso conventuale quasi completamente autosufficiente da un punto di vista energetico. L’esperienza di Salvador ci ha dato la grande possibilità di lavorare sulle capacità che ha l’architettura di creare relazioni tra gli esseri umani realizzando una grande macchina per accogliere e per pregare.
Gli edifici
01 La Chiesa
Elemento centrale della composizione architettonica di tutto il convento, è uno dei due edifici assieme alla biblioteca interamente in legno. Elementi brise-soleil consentono il passaggio dell’aria all’interno dell’edificio e al contempo ne cingono il perimetro.
02 Il refettorio
Convivialità e accoglienza sono due delle peculiarità della Fraternità Francescana di Betania e dunque il refettorio è uno degli edifici più rappresentativi di tutto il complesso architettonico. Caratterizzato da un’iconica “copertura ad albero”, è un edificio aperto ma coperto, rivestito da elementi brise-soleil e pannelli in legno con apertura modulabile che consentono di controllare l’afflusso di aria all’interno dell’edifcio.
03 Gli alloggi
L’edificio accoglie le celle dei monaci e le camere per gli ospiti della fraternità. Costruito in elementi prefabbricati in cemento armato è cinto da un esoscheletro in legno che accoglie i ballatoi e i sistemi di ombreggiamento. I corpi di fabbrica sono divisi per permettere al vento di entrare nella corte interna degli edifici e nei ballatoi di distribuzione.
04 La sacrestia/segreteria
A nord-ovest si trova l’edificio che ospita sacrestia e la segreteria caratterizzato da una struttura ibrida in cemento armato e legno. Per garantire sicurezza e privacy, l’involucro edilizio è in muratura. Quattro pannelli apribili a tutt’altezza in acciaio cor-ten e legno permetto di controllare l’illuminazione naturale e l’afflusso d’aria all’interno dell’edificio.
05 Biblioteca
L’edificio della biblioteca si distingue dai corpi di fabbrica per avere una struttura e una conformazione autonoma. Sorretto da quattro pilastri in legno di cumaru è rivestito in policarbonato. Di notte diventa una lanterna luminosa traslucida che lascia percepire dalle sue trasparenze il suo contenuto.
06 Le aule di formazione e la sala capitolare
A nord-est si trovano le aule di formazione, la sala capitolare, i depositi e l’officina. Tutte le funzioni sono ospitate in tre volumi distinti realizzati in cemento armato e muratura, raccordati da un’unica copertura sopraelevata in travi reticolari in legno.